L’ Internet of Things sarà sempre più presente nelle nostre vite

L’ Internet of Things sarà sempre più presente nelle nostre vite

Non solo più smartphone, tablet o PC ma anche orologi, elettrodomestici, bracciali possono connettersi al web. Non sono ancora molti a conoscere il significato dell’acronimo IoT: Internet of Thing, l’Internet delle Cose, nonostante se ne parli ormai da diverso tempo il concetto non è familiare all’utente medio.

Per IoT si intende un nuovo paradigma dove il mondo virtuale della comunicazione e delle tecnologie dell’informazione si fonde con il mondo “concreto” delle cose: gli oggetti diventano “smart” quindi “intelligenti” perchè interconnessi fra loro, attraverso il web per trasmettere dati e informazioni. Lo scopo per cui è stato progettato l’“Internet delle cose” è dunque connettere il mondo reale a quello digitale per controllare, perfezionare e intervenire rapidamente su numerosi processi, per riscuotere: benefici sulla sicurezza, sull’efficienza, sul risparmio energetico e in termini più generali sulla qualità della vita.

Dove vuole arrivare l’Internet of Things?

L’origine dell’Internet of Things è attribuita a Kevin Ashton, un ricercatore del MIT (Massachussets Institute of Technology) che nel 1999 coniò per primo il nome per descrivere un sistema dove Internet viene connessa al mondo fisico tramite una rete di sensori. L’universo dell’Internet delle cose è molto ampio e costantemente in espansione, gli ambiti di applicazione di questa tecnologia, sono vari: soluzioni industriali e logistiche, efficienza energetica, mobilità, domotica, la salvaguardia dell’ambiente, la nostra salute e molto altro ancora.

Secondo un indagine dell'”Osservatorio Internet of Things della School of Management” del Politecnico di Milano, in Italia si contano all’incirca 8 milioni di oggetti interconnessi attraverso una SIM, per un valore di mercato che si aggira attorno ai 1,15 miliardi di euro. L’attenzione dei consumatori per la domotica è in continua ascesa, con quasi il 50% dei proprietari di casa intenzionati ad acquistare prodotti soprattutto per la sicurezza ed il risparmio energetico.

E’evidente quindi come l’obiettivo finale di tutti gli addetti ai lavori sia quello di creare delle vere e proprie “smart city”, nel frattempo che questo futuro non troppo lontano ci travolga tutti, cercheremo di metabolizzare la consapevolezza che “tutto ciò che può essere connesso, sarà connesso”.