Mercato dell’energia del Nord Est: duello tra A2a e Hera

Mercato dell’energia del Nord Est: duello tra A2a e Hera

A2a e Hera hanno deciso di acquistare pacchetti azionari della società veneta Ascopiave. Si apre così una vera e propria battaglia finanziaria e industriale per il controllo di questo ricco settore nell’area del Nord Est. Cerchiamo di fare insieme un po’ di chiarezza su chi siano tutti i protagonisti di questa battaglia e sul perché questa mossa debba essere considerata di così rilevante importanza.

A2a è una utility controllata in modo diretto dai comuni di Milano e di Brescia che con il passare del tempo ha stretto alleanze importanti però con tutti i capoluoghi della provincia della regione Lombardia. Hera è una utility controllata da alcuni comuni invece dell’Emilia Romagna, tra cui Bologna, Modena, Ravenna e Ferrara. Passando ad Ascopiave, si tratta di una utility italiana controllata da un patto di sindacato di cui fanno parte circa 50 comuni.

La maggior parte dei comuni sono delle provincie di Treviso e Vicenza, con una quota capitale del 51%. Da ricordare poi il comune di Rovigo, che detiene una quota capitale del 5%. Il gruppo Ascopiave ha acceso concessioni e affidamenti diretti in 268 comuni e fornisce i servizi energetici a circa 775.000 utenti. Si tratta insomma di un gruppo davvero molto importante del settore energetico del Nord Est italiano.

Contendersi Ascopiave non sembra a prima vista essere possibile. Il patto di sindacato da cui il gruppo è controllato infatti prevede il blocco di oltre la metà delle azioni, con relativa liquidità. Non solo, Ascopiave sembrava essersi già schierato dalla parte di Hera, partner scelta infatti per la commercializzazione della sua energia. Hera ha offerto al gruppo Ascopiave oltre 188.000 contatori che gli hanno permesso di trasformarsi dell’operatore più importante del Nord Est.

Nonostante questa situazione, A2a ha deciso di scendere comunque in campo. Perchè? Quella che potrebbe sembrare una mossa senza alcun senso, è in realtà inserita in un importante processo di espansione. L’utility ha già il controllo infatti di tutte le aziende della Lombardia, ma in questo modo può iniziare ad espandersi anche verso il Nord Est, un mercato che è ricco e a cui è bene puntare quindi in questo momento. A2a sa che questo mercato energetico non è ricco solo per quanto riguarda le famiglie, ma soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese.

Con molta probabilità inoltre A2a proverà ad entrare in cda, cercando di prendere quanti più voti possibile in assemblarla. Oppure attenderà che qualche comune decina di venire meno al suo patto e cedere le sue azioni. Per il momento non è dato sapere che cosa A2a abbia realmente in mente, ma quel che è certo è che ha deciso di mettersi in concorrenza con Hera.

Due importanti utility italiane che si contendono in modo intenso insomma il mercato del Nord Est, approfondendo di Ascopiave che è un’azienda leader nel settore. Questo è il riassunto della situazione. Ma Ascopiave ne ha tratto qualche beneficio? Certo che sì, la battaglia ha portato i soci del gruppo infatti ad un intenso guadagno dato che l’acquisto dei titoli ha fatto sì che le quotazioni salissero niente meno che dell’8,8%.