5 consigli per non essere segnalato come cattivo pagatore

5 consigli per non essere segnalato come cattivo pagatore

Da un lato, è sempre più complicato far quadrare i conti, mese dopo mese e, quando capitano spese non previste o più impegnative di quanto preventivato, il ricorso ad un finanziamento può essere l’unica soluzione.

Dall’altro, le proposte di vendita rateale di beni, dagli elettrodomestici all’automobile, sono veramente competitive, spesso con buoni tassi, e ci permettono di affrontare la spesa con maggiore serenità e restituire il prestito via via senza particolari affanni. Non dimentichiamo, però, che la puntualità nel rimborso è fondamentale. E il mantenimento di una buona reputazione serve per continuare ad essere considerati, nelle prossime richieste di prestito, dei soggetti affidabili.

Di seguito, diamo 5 consigli per seguire al meglio l’iter di rimborso del nostro finanziamento e non rischiare di essere segnalato come cattivo pagatore rischiando di non poter più accedere ad altri finanziamenti.

Create un inserto dove raccogliere la documentazione relativa al finanziamento. Sembra scontato, è vero. Ma quante volte ci è capitato di dover ricercare, in giro per casa, documenti finiti in mezzo a vecchie riviste o piegati dentro una borsa? Allegate inoltre, non appena ricevuta per posta, la conferma dell’operazione.

Scrivete sull’agenda del cellulare le scadenze delle rate e la scadenza finale del finanziamento. Per i più tradizionali può servire anche un appunto sull’agenda cartacea o porre in bella vista il bollettino di pagamento sulla bacheca vicino al frigo. Una volta pagato, naturalmente, inserite il bollettino quietanzato nell’apposito inserto. Sarà strumento di prova in caso di eventuali contestazioni. Tenete presente che la richiesta di solleciti di pagamento per bollettini già pagati può capitare più spesso di quanto si pensi.

Se avete optato per l’addebito in conto corrente nella forma del rid, controllate con regolarità i movimenti del conto corrente. Premunitevi di avere sempre il conto in positivo almeno per l’importo della rata alla data di scadenza. Se ricevete l’accredito dello stipendio sul conto ad una data successiva e rischiate di non avere la disponibilità sul conto, provate a chiedere in banca un piccolo scoperto di conto. Le banche non sono tenute ad autorizzare un addebito in conto in assenza di copertura, né ad avvisarvi. Ancora meno se si tratta di un rid di una finanziaria esterna (e concorrente) a quella eventualmente proposta dalla banca.

Controllate, attraverso strumenti disponibili on line, la vostra posizione negli archivi del Sistema di Informazioni Creditizie, o Sic. Questo sistema è costituito da tre banche dati, Crif, Experian Cerved Information Service e Ctc, dove vengono raccolti dati e informazioni relativi sia a richieste di finanziamento sia a finanziamenti in essere. Attingere, tramite un servizio rapido e a costi contenuti, a queste banche dati serve per verificare sia la nostra situazione di soggetto “in bonis”, sia per poter conoscere eventuali informazioni negative. Nel caso in cui queste fossero errate, ci si può attivare da subito per chiederne la cancellazione.

Evitate di fornire troppe informazioni su di voi in rete, ad esempio su siti poco conosciuti. E’ importante, inoltre, essere accorti nel divulgare propri dati anche nei social network. In questo modo, si può evitare di incappare nei cosiddetti furti di identità, ossia nell’utilizzo fraudolento dei nostri dati personali e reddituali da parte di persone o organizzazioni criminali allo scopo di ottenere finanziamenti. Il rischio è quello di ricevere ingiunzioni di pagamento o di ricevere telefonate e visite di agenti di recupero crediti, oltre che di finire, da quasi subito, segnalato come cattivo pagatore. Con le perdite di tempo, costi e arrabbiature connessi.